Lettera di MICHELE RADICIONI


Due dei….. tanti

Tra le centinaia di giovani che hanno indossato la maglia della SABINI mi sembra il caso di ricordarne due: Roberto Masciarelli e Carlos “Buby” Wagenpfeil. Per quanto riguarda Roberto, desidero far presente che tra le nostre famiglie ci si conosceva, anche per effetto di un matrimonio tra il fratello di Anna, la mamma ed una mia cugina. Eravamo a fine anni ’70, precisamente a fine estate ’78 ed una domenica pomeriggio abbiamo avuto la gradita visita delle due signore; durante il piacevole incontro la mamma mi rivolge una domanda inaspettata: <<Ti posso mandare Roberto a giocare con la SABINI?>>. E arriva questo giovane quindicenne: altissimo, magro, con le braccia che non finivano mai ed inizia la sua avventura in biancazzurro. Dopo un breve passaggio nella squadra juniores (la 1^squadra disputava la serie C), e dove da subito mette in mostra le sue potenzialità, arriva in 1^squadra; è l’anno 1980 e la SABINI, sotto la guida di Mr Colella, aveva conquistato la promozione in serie B. Non esagero se dico di ricordare le attenzioni, i consigli e gli incitamenti (…dai Mascia, forza Mascia…..) del bravissimo “Lello” che saluto con immutata stima ed affetto. E l’atleta risponde alla grande, dando un notevole contributo, insieme a tutta la squadra, tanto che alla fine della successiva stagione agonistica 1981-82 arriva la promozione in A2.
Sono anni entusiasmanti, la SABINI c’era entrata con pieno merito nei piani nobili della pallavolo nazionale. Grandi feste, grande soddisfazione. La SABINI a confronto con società importanti come Firenze e Siena, con trasferte in aereo a Palermo e Catania ecc.. Un sogno!
E ritornando a Mascia la sua marcia prosegue: dopo una breve parentesi a Jesi ecco la serie A1 a Ravenna e poi le chiamate in Nazionale, nelle cui fila disputa un consistente numero di presenze. Un caro saluto Roberto, ottimo atleta e ragazzo serio e per bene.

Ed ora il ricordo per l’argentino (di origine tedesca) Carlos “Buby” Wagenpfeil, arrivato alla SABINI promossa in A2 con al collo la medaglia di bronzo al mondiale ’82 svoltosi in Argentina. Da segnalare l’importante contributo dell’amico T. Pacetti, presente sul posto. Con lui arriva la moglie Adriana Fantino, ingaggiata da una società di Ancona.
È vivo il ricordo del viaggio a Roma in pulmino con il Presidente di allora, il compianto Aulo Andreoni e con Mario Suardi, destinazione aeroporto di Fiumicino. Grande giocatore Buby e persona modesta e simpatica che si fece apprezzare e stimare da tutto il paese. Mi ricordo del regalo di Ione, la moglie di Aulo, un cappotto per il primo inverno a Castelferretti e le frequenti telefonate che mi arrivavano: <<Michele possiamo venire a pranzo a casa tua?, Michele vieni a fare una partita a biliardo?>>. Lucenti ricordi, quante emozioni…un periodo indimenticabile!


Michele Radicioni

 

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